- Pubblico qui di seguito questa poesia tratta dal mio SCORCI
- Edito da Vitali in Sanremo
- CAMPOSANTO DEL MIO PAESE
-
(Sui ruderi della villa romana dei Claudi)
- Camposanto silente del mio paese,
- Dove le ossa dei miei sepolte riposano
- E dove le mie la tomba non avranno,
- Da sempre ti ho in mente, luogo di mistero
- E di cipressi come funerei pennoni
- Protesi nell’azzurro.
- Già villa di patrizi antichissimi
- Per i cui atri ornati di colonne fastose
- Andavano matrone e festose ancelle danzavano
- Nel tedio dei ricchi, or nei ruderi sei
- Sepolcro di poveri, posteri forse
- Di schiavi che un tempo leggero premevano
- Sulla pelle lo strigile nel bagno aulente
- Ai superbi padroni.
- Pur cambiano i tempi e ora ivi
- Le ossa di mio padre in una buca
- Di terra si macerano, perché tornino polvere
- In trionfo di vita, d’erbe fiorite e d’alberi,
- Di nidi, di canti, di voli d’uccelli
- Come egli in saggezza richiese.
- Ma lungo i viali sopra camere ornate
- D’antichi mosaici, sepolcri marmorei
- Dei nuovi arricchiti nomi e date riportano
- Illusi di vivere per sempre nel tempo,
- Per soltanto una scritta su un’urna di pietra,
- Inane custodia delle ossa fatte fragile
- Calcina nel fluire incessante del mondo.
- Così è che oltre i palazzi per i vivi
- Oggi si fanno quasi santuari le tombe per i morti;
- E i cimiteri sono città di defunti
- Che tetre avviluppano quelle alacri dei vivi.
- E’ così che il progresso che è vanto moderno
- Gli uomini ha spinto a un luogo medesimo
- Per morire e per nascere di dentro a una clinica,
- A un’industria di nati e a una di morti,
- A città di defunti laddove potrebbe
- Per ciascuno bastare per dopo la morte
- Un’ampolla di cenere.
- Esiguo camposanto, m’attesti tu quanto
- Con le antiche rovine e le tombe recenti
- E’ vana pretesa arrestare il volgere del tempo
- Nell’illusione atavica di vivere oltre
- Il limite estremo degli eventi che segnano
- Il principio e la fine. Così come sei
- Ti guardo commosso col trepido
- Occhio non più fanciullo ma tenero ancora
- D’immagini antiche che affollano
- La memoria di suoni, delle voci di tanti
- Che conobbi e che vidi e che ora riposano
- Nella tua terra sepolti.
- Ti guardo silente, ma so che finché avrò vita
- Sarà solo il mio cuore di quelli che ho amato
- Camposanto fiorito.
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