COME ERANO
(E PERCHE’ FECERO L’ITALIA)
(E PERCHE’ FECERO L’ITALIA)
Le nostre generazioni, quelle
dei miei coetanei, sono state influenzate da due correnti culturali: quella
religioso-vaticanesca e quella laico-idealista. Ambedue interessate a
tenerci il capo fra le nuvole e a farci guardare il dito e non la luna. Con le
correnti realistiche, specialmente con quella
marxista-gramsciana, ci si sono chiarite le idee, e sappiamo bene che i fatti economici sono le cause dei mutamenti
delle idee degli uomini e del cammino della storia. Perciò io penso che è bene
non rifarsi ai testi di storia, quasi sempre intesi a manipolare gli eventi e
le loro cause a sostegno delle istituzioni precostituite e delle classi
dominanti; bisogna affidarsi ad altri
testi. Mi è capitato di riprendere fra le mani un volume del Belli. Casualmente
mi è accaduto di riprendere il seguente sonetto
datato al 1 dicembre 1834.
LA GABBELLA DE
CUNZUMO
Fu inzomma che ar partì
da Stazzanello
La sora Pasqua la commare mia
Me diede un zanguinaccio, e Nastasia
Se lo volle agguattà sotto ar guarnello.
La sora Pasqua la commare mia
Me diede un zanguinaccio, e Nastasia
Se lo volle agguattà sotto ar guarnello.
Ce ne venimio bberbello
bberbello,
Quanno proprio a l’entrà de Porta Pia,
Fussi caso ch’avessimo una spia,
Ce vedemo affermà dda un cacarello.
Quanno proprio a l’entrà de Porta Pia,
Fussi caso ch’avessimo una spia,
Ce vedemo affermà dda un cacarello.
Lui, visto er bozzo, schiaffò
ssotto un braccio
E ll’agnede a ttastà ddove capite,
Con la scusa de prenne er sanguinaccio.
Come finì? ffinì sta bbuggiarata
Che io perze tutto e ppe’ nnun fa una lite
Me portai via mi’ fijja sdoganata.
E ll’agnede a ttastà ddove capite,
Con la scusa de prenne er sanguinaccio.
Come finì? ffinì sta bbuggiarata
Che io perze tutto e ppe’ nnun fa una lite
Me portai via mi’ fijja sdoganata.
A parte il rilievo sulla
preziosità del sanguinaccio in quei tempi di miseria, e al di là da ogni altra
considerazione, a noi qui interessa il fatto che per entrare da Stazzano a Roma
( Stazzanello era una tenuta dei Borghese vicino Stazzano, a pochi chilometri
da Roma) bisognava pagare dazio/”gabbella” (o la dogana) anche per un
sanguinaccio. E’ vero che dopo l’unità d’Italia il dazio rimase sul transito
della merce da un comune all’altro, ma solo per il commercio. Ancora dopo il
secondo dopoguerra, chi non ricorda l’ufficio del dazio e la “bolletta di
accompagno”? Peggio, molto peggio
avveniva ai tempi del Belli per la dogana e i visti per il passaporto da uno
statarello all’altro dell’Italia d’allora. Basta leggersi il sonetto L’AMORE DE
LI MORTI in data 1 dicembre 1835 sempre del Belli.
L’AMORE DE LI MORTI
A sto paese tutti li penzieri,
Tutte le lòro carità ccristiane
So’ ppe’ li morti; e appena more un cane,
Je se smoveno tutti li bbraghieri.
Tutte le lòro carità ccristiane
So’ ppe’ li morti; e appena more un cane,
Je se smoveno tutti li bbraghieri.
E ccataletti, e mmoccoli, e incenzieri,
E asperge, e uffizzi, e mmusiche, e ccampane,
E mmesse, e ccatafarchi, e bbonemane,
E indurgenze, e ppitaffi, e ccimiteri!....
E asperge, e uffizzi, e mmusiche, e ccampane,
E mmesse, e ccatafarchi, e bbonemane,
E indurgenze, e ppitaffi, e ccimiteri!....
E
intanto pe’ li vivi, poveretti!,
Gabbelle, ghijjottine, passaporti,
Mano-reggie, galerre e ccavalletti.
Gabbelle, ghijjottine, passaporti,
Mano-reggie, galerre e ccavalletti.
E li
vivi poi-poi, bboni o ccattivi
So’ cquarche ccosa mejjo de li morti:
Nun fuss’ antro pe’ cquesto che sso’ vvivi.
So’ cquarche ccosa mejjo de li morti:
Nun fuss’ antro pe’ cquesto che sso’ vvivi.
Questo sonetto fu composto dal
Belli in occasione di un suo viaggio a
Milano, passando per Firenze e Genova e poi, al ritorno, per Bologna, Rimini,
Pesaro, ecc. Fra tasse e mance (dette
allora “bonamano”) queste furono le spese e perdite di tempo per i visti sul
passaporto, che riporto in estrema sintesi: a Roma 100 baiocchi; uno scudo e 25
baiocchi a Firenze, in cui dovette chiedere autorizzazioni per il soggiorno al
ministro sardo, al console pontificio e al ministro austriaco; a Genova fu
costretto a un andirivieni (fra polizia, console pontificio, ministro degli
esteri) di 5/6 giorni, pagando tasse e bonamano a ciascuno somme per
complessivi scudi 2. Si tenga conto che il Belli poteva allora ben pranzare con
circa 25 baiocchi: a conti fatti, quei visti, comprese le mance, gli vennero a
costare un equivalente di 16 pranzi.
In considerazione di questa esosità, che oggi farebbe impallidire Equitalia, e dei relativi intralci e garbugli, l’opinione popolare, come al solito, è subito pronta ad attribuire la colpa alla burocrazia; infatti i tromboni e i tirapiedi al servizio delle classi dirigenti (politiche ed economiche) cercano di attirare sempre l’attenzione sul dito e non sulla luna. Infatti è la politica, il potere, che crea, con norme e regolamenti, intralci, garbugli e impone tasse; gli impiegati (la burocrazia) eseguono soltanto gli ordini e fanno semplicemente il lavoro per cui sono pagati.
E ancora una volta mi domando: Perché oggi la poesia ha solo la capacità di piangersi addosso, di ricercare le metafore più astruse, di giocherellare con le parole e non ha più la funzione di muovere e commuovere l’animo di fronte alle ingiustizie del nostro momento storico?
In considerazione di questa esosità, che oggi farebbe impallidire Equitalia, e dei relativi intralci e garbugli, l’opinione popolare, come al solito, è subito pronta ad attribuire la colpa alla burocrazia; infatti i tromboni e i tirapiedi al servizio delle classi dirigenti (politiche ed economiche) cercano di attirare sempre l’attenzione sul dito e non sulla luna. Infatti è la politica, il potere, che crea, con norme e regolamenti, intralci, garbugli e impone tasse; gli impiegati (la burocrazia) eseguono soltanto gli ordini e fanno semplicemente il lavoro per cui sono pagati.
E ancora una volta mi domando: Perché oggi la poesia ha solo la capacità di piangersi addosso, di ricercare le metafore più astruse, di giocherellare con le parole e non ha più la funzione di muovere e commuovere l’animo di fronte alle ingiustizie del nostro momento storico?