mercoledì 16 ottobre 2013

             LA POESIA
                  V

Vogliamo dir cos’erano i poeti
Nei tempi dei signori e dei baroni?
Erano allora pifferi e tromboni
Al servizio dei nobili e dei preti.

Oggi i magnati vogliono mansueti
Prosatori, ché svolgano missioni
In carta e video a tessere ragioni
Secondo gli interessi assai segreti.

Altro che carmi ed inni o poemetti!
Ci vogliono oggi articoli ben chiari,
Porcate varie, moniti e fischietti

Da rifilare con modi solari
In momenti opportuni o maledetti
Per battaglie nel regno dei denari ,  

E promuovere il mondo dei somari.    

 

domenica 6 ottobre 2013



                          LA   POESIA

                                  IV


      Dell’arte del poeta il vero dire
      Ch’era solenne ed alto ora è dimesso,
      Prosastico s’è fatto per sfuggire
      Il timbro che di dentro v’è connesso.

      Discendere si vuole e non salire
      Per l’ardua struttura che dà accesso
      Al più elevato esprimere e sentire,
      Sicché il verso si smembra o è soppresso.

      Sull’ordine primeggia la parola
      Ora obliqua ora nitida, sul metro
      Il ritmo che suona e che non vola.

      Dal decadente a scaduto. Se questa
      E’ poesia del tempo, è solo tetro
      Il futuro che a noi si manifesta.