sabato 19 maggio 2018


Pubblico qui di seguito questa poesia tratta dal mio
PAGINE DISSEPOLTE  autoedito da Youcanprint.

PER I SOLDATI CADUTI NELLO SCONTRO AVVENUTO 
IN LOCALITA’ PARADISO DI CASTIONS DI STRADA
UN’ORA DOPO L’ARMISTIZIO DEL 4 NOVEMBRE 1918.
                   .
  Mio padre vi vide che il sangue
Era appena rappreso sull’erba
E di voi ultimi sfortunati
Memorando mi disse
Accanto al fuoco una sera d’inverno.

Giaceva un di voi riverso sul ciglio
Di strada, la lancia discosta
E il cavallo disteso nel fango;
Erano altri sull’erba sconvolta
Con gli occhi fissi agli ultimi
Bagliori di fuoco affogati
Nei vapori del denso tramonto,
E un austriaco immobile
Era più freddo e più rigido
Della mitraglia sua inutile
Che ancora stringeva con mani di pietra.

   Mio padre mi disse di voi. E negli occhi
Aveva lo Smerl e Caporetto,
San Biagio di Callalta
Il fango e l’acque cruenti del Piave.
E aveva negli occhi le immagini
Di cento e mille compagni sepolti;
E aveva le immagini vostre,
Di voi ultimi morti nell’ultimo scontro,
Dopo la vittoria degli uni
E la resa degli altri.
Mi disse mio padre di voi
Morti in un luogo a voi ignoto,
Dal nome bellissimo,
E che Paradiso si chiama.
.
  Ed ecco io ora fortuito trovarmi (1)
A questo incrocio di strade,
A leggere attonito
I vostri gelidi nomi sul marmo
Mentre in me riascolto mio padre
Che mi parla di voi.
  
  Questa piatta campagna ove fumigano
Giovani pioppi la sera
Paradiso la chiamano
Con figura poetica, ma inferno per voi fu,
Fu inferno di morte per voi.

Io davanti ai vostri nomi
Silente ristò,vi commemoro
Nella mia ara dell’anima,
Voi ostie dell’odio,
Dell’umano primordiale rancore,
Voi chiamati e sospinti
Nei vostri giorni fiorenti d’amore,
Ad un gioco mortale e terribile,
Che il Potere atroce chiude e rinnova
Insaziabile nel tempo dell’uomo.

  Ora qui i vostri gelidi nomi
Su questo marmo ammoniscono i posteri
Nei giorni sereni di pace.
Ma chi vi legge qui addenta panini,
Poi sulle macchine corre a Lignano,
Sul mare dei sensi che turbinano
Nel fondo dell’inconscio degli animi.
Ed il Potere prosegue maligno
A tessere la sua tela di ragno,
Ad ordire e tramare il suo gioco
Che atroce si chiude e rinnova
Il tempo del sangue e del lutto,
Dell’orrore dell’uomo.
  O più volte inutilmente voi morti!

 (1)  Paradiso di Castions di Strada (UD), Novembre 1981