giovedì 17 settembre 2015

                                   EPIGRAMMA
    In televisione vediamo torme di migranti che fuggono  da  paesi ridotti in rovine per guerre che tolgono loro ogni speranza di vita e di futuro. 
  Vanno incontro a pietà, ma anche ad egoismi individuali e di popoli. Gente preoccupata del proprio benessere, soprattutto dell’ economia in termini di prodotto, della ripartizione delle risorse, delle maggiori spese e dei minori guadagni.
   A me pare che calcoli e pietà si fronteggino sulla linea del tornaconto. Di qui questo mio epigramma che pubblico qui di seguito.
                         MIGRANTI
                                 Non biblico l’esodo
Dalle macerie e miserie di guerra.                             
Ma sulle onde che ingoiano anime
Esso è mortifero più delle dune                                      
Nel deserto più sordo. 
                          
E sulla riva cui tende l’anelito
La pietà si misura a mercato
Su previsto prodotto
Interno lordo.


domenica 6 settembre 2015

Dal mio LETTERE BIGLIETTI E BIGLIETTINI  edito da SIMPLE
trascrivo qui di seguito questi due bigliettini


       DOPO LA GUERRA 

                  Dopo la guerra
                  I morti stanno sottoterra.
                  Ma noi guardiamo attoniti
                  I ricchi ugualmente ricchi
                  Chiunque avesse vinto nella guerra.




                        PROGRESSO
   
                Con la sola fantasia
               Messer Ludovico dalla Luna
  Riportò una favola
               Ed Astolfo la ragion d’Orlando.
               Con tanta scienza e mille miliardi
                Gli uomini d’oggi
               Dalla Luna han riportato appena
               Un pugnello d’arena.