domenica 29 settembre 2013


                             LA POESIA
                                 III

      Per chi oggi è ben comodo il poeta
      Castrato nella satira e nell’ira
      D’un Alfieri, privato della mira
      Sarcastica d’un Giusti, come creta

      Dentro molliccio, e non come profeta
      Di popolo che per furor delira,
      Non qual Carducci che arma la sua lira
      Di strali contro i vili e la pianeta?

      Ogni tempo ha il suo stile e il suo linguaggio
      In cui si esprime ciò che gli sta a cuore;
      Ma quel d’oggi è del male sempre ostaggio:

      Con guerre e stragi esso ha versato  sangue,
      Col denaro ci spinge al disonore
      E il petto del poeta ha fatto esangue

 

 

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