domenica 6 ottobre 2013



                          LA   POESIA

                                  IV


      Dell’arte del poeta il vero dire
      Ch’era solenne ed alto ora è dimesso,
      Prosastico s’è fatto per sfuggire
      Il timbro che di dentro v’è connesso.

      Discendere si vuole e non salire
      Per l’ardua struttura che dà accesso
      Al più elevato esprimere e sentire,
      Sicché il verso si smembra o è soppresso.

      Sull’ordine primeggia la parola
      Ora obliqua ora nitida, sul metro
      Il ritmo che suona e che non vola.

      Dal decadente a scaduto. Se questa
      E’ poesia del tempo, è solo tetro
      Il futuro che a noi si manifesta.

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