sabato 10 marzo 2012

UN MIO SONETTO


Pubblico qui un mio sonetto polemico sulla poesia odierna.
In quanto polemico può sembrare eccessivo. Quel che conta
però è il messaggio che vuole trasmettere

  Dell’arte del poeta il vero dire
      Ch’era solenne ed alto ora è dimesso,
      Prosastico s’è fatto per sfuggire
      Il timbro che di dentro v’è connesso.

      Discendere si vuole e non salire
      Per l’ardua struttura che dà accesso
     Al più elevato esprimere e sentire,
     Sicché il verso si smembra o è soppresso.

 Sull’ordine primeggia la parola
     Ora obliqua ora nitida, sul metro
     Il ritmo che suona e che non vola.

     Dal decadente a scaduto. Se questa
     E’ poesia del tempo, è solo tetro
     Il futuro che a noi si manifesta.

Nessun commento:

Posta un commento