IL VERSO
E LA POESIA
Il fiume
scorre, ora impetuoso ora calmo, sempre comunque inarrestabile. Non valsero le intemerate del Baretti contro i
“versiscioltai”. L’uso del verso sciolto fu inarrestabile come il fiume e
consentì la produzione di capolavori quali “I Sepolcri” , “Il Giorno”, la
traduzione dell’Iliade del Monti. Ma fu foriero del verso libero e di ogni
esperimento metrico, anche di quelli più azzardati. Fu foriero della scomparsa
della rima; e foriero dell’arbitrarietà della strofa, nonché del “verso non
verso”. Infatti
oggi, per formulare un verso basta andare a capo, cioè basta fare un “non
verso”! Non sempre è così: i più
avveduti si danno da fare per inventare ritmi impossibili e stratagemmi retorici. Ma si può
ancora dire che la poesia è strutturata nella musicalità del verso?
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