sabato 3 marzo 2012




                                       IL VERSO E LA POESIA

    Il fiume scorre, ora impetuoso  ora calmo,  sempre comunque inarrestabile. Non valsero le intemerate del Baretti contro i “versiscioltai”. L’uso del verso sciolto fu inarrestabile come il fiume e consentì la produzione di capolavori quali “I Sepolcri” , “Il Giorno”, la traduzione dell’Iliade del Monti. Ma fu foriero del verso libero e di ogni esperimento metrico, anche di quelli più azzardati. Fu foriero della scomparsa della rima; e foriero dell’arbitrarietà della strofa, nonché del “verso non verso”. Infatti oggi, per formulare un verso basta andare a capo, cioè basta fare un “non verso”!  Non sempre è così: i più avveduti si danno da fare per inventare ritmi impossibili e stratagemmi retorici.  Ma si può ancora dire che la poesia è strutturata nella musicalità del verso?


Nessun commento:

Posta un commento