sabato 2 febbraio 2019


             Riporto qui di seguito questa  poesia tratta
            dalla mia raccolta SCORCI edita  da
           Vitali Editrice in Sanremo

                                CIPPI  A   FORMIA

         Nella Formia romana
         Un suo funebre cippo
         Per meriti asseriti
         Ebbe Varronio con pubblico denaro;
         Bruzio uno per sé ne volle
         Pagato di sua  tasca:
         E con un’epigrafe scolpita
         Egli tenne a farcelo sapere
         Protestando la propria probità.

         Ora d’ambedue non restano
         Che incise parole
         E non sapremo mai
         Chi di loro fu più onesto;
         Ma un sorriso ci affiora
         A quella loro fede
         Di vivere evocati
         Alla memoria dei posteri
         Per solo un nome scritto su una pietra.

         Altri oggi vediamo in morte astuti
         Riscattarsi alla memoria dei vivi
         Con santuariali sepolcri
         Ed epitaffi solenni
         Che sono solo segni d’insulsa superbia
         E miseria dell’uomo:                                
         Dopo millenni,
         Certamente di Bruzio e Varrone      
         Noi oggi non siamo migliori.                                    


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