Riporto qui di seguito questa poesia tratta
dalla mia raccolta SCORCI edita da
Vitali Editrice in Sanremo
CIPPI A
FORMIA
Nella Formia romana
Un suo funebre cippo
Per meriti asseriti
Ebbe Varronio con pubblico denaro;
Bruzio uno per sé ne volle
Pagato di sua tasca:
E con un’epigrafe scolpita
Egli tenne a farcelo sapere
Protestando la propria probità.
Ora d’ambedue non restano
Che incise parole
E non sapremo mai
Chi di loro fu più onesto;
Ma un sorriso ci affiora
A quella loro fede
Di vivere evocati
Alla memoria dei posteri
Per solo un nome scritto su una pietra.
Altri oggi vediamo in morte astuti
Riscattarsi alla memoria dei vivi
Con santuariali sepolcri
Ed epitaffi solenni
Che sono solo segni d’insulsa superbia
E miseria dell’uomo:
Dopo millenni,
Certamente di Bruzio e Varrone
Noi oggi non siamo migliori.
Nessun commento:
Posta un commento