Dal mio LETTERE BIGLIETTI E BIGLIETTINI
autoedito con Youcanprint riporto qui di seguito
la lettera ALLA
MORTE.
ALLA MORTE
Eri
già tesa nel buio dei millenni
A
spiare il mio attimo di luce
Nel
miracolo arcano dell’esistere,
Morte
terrifica!
La mia adolescenza ti sorprese
Dentro
di me in un angolo nascosta
Nel
tuo agguato paziente una sera;
In
me ti scopersi come a specchio concavo
E
in me fu vuoto, e orrore di conoscerti,
Alla
mia coscienza saperti inalienabile,
Ho
imparato a portarti dentro l’essere mio stesso
Mentre
il tuo ascolto dentro al mio respiro,
Giorno per giorno, e tu conti i miei
minuti
E
gelida ti scaldi al mio calore.
Sei
più ripugnante d’ogni delusione,
Più
amara d’ogni speranza perduta,
Terribile
più dell’abisso che il pensiero discopre.
Nell’implacabile
odio che non ti dà requie
Cerchi
la Vita, tu sorella nemica sua ferale,
In
ognuno di noi e t’illudi di strozzarla
E
finirla con le adunche orribili tue mani;
Ma
essa ti sfugge d’uno in altro
E
d’uno in altro fulgida fiorisce,
Bellissima
nelle recondite gioie
Che
dal mondo s’insinuano dolci nei sensi sottili.
Tu
dibatti le ali maligne, brancoli cieca e la Vita
Insegui,
più immonda della iena
Che
nel deserto si sazia seguendo le tue orme,
Prendi
noi ad uno ad uno
Come
a scatto di trappola tremenda,
D’ira
livida nella tua illusione funesta.
Ma
olimpico dal cielo il sole irride
Alla
tua rabbia impotente e indicibile,
Infinita
come l’immenso.
Ed
io un ghigno, prima che mi prenda,
Sull’orrenda
tua maschera ti faccio
Mentre
tracanno un bicchiere di vino,e la Vita
Bella,
radiosa, ineffabile, godendo saluto:
Salve
o Vita imperitura,
Ambrosia
divina del cielo e della terra,
Trionfo
d’uomini, di piante e d’animali!
E tu, Morte, nefanda Morte, crepa di rabbia
!
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