Una mia antica poesia trattadal mio autoedito “Pagine dissepolte”
Nell’azzurro
cielo profondo
Una
nuvola alta
Sta
come nella mia coscienza
Un
turbamento.
Lieve
muta un suo lembo
E
in metamorfosi
Aereo
fanciullo sorprende;
Un
lento mutamento
Quel
volto più chiaro delinea
Ed
accanto d’aria fiorisce
Profilo
d’immagine femminea.
Dal
fondo mi riemerge
Acerba
adolescenza:
Rosseggia
di fuoco il tramonto,
La
nuvola s’incendia
E
io ardo al ricordo.
Ed
ora il mio tempo si brucia
Nell’ultimo
sole,
Come
scialba falena
A
fiamma di lucerna.
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